La vecchia bottega del barbiere è tornata a vivere a Lucca grazie a tre giovani ragazzi che hanno unito le proprie competenze ed esperienze: BisB, infatti, porta con sé non solo qualità e tradizione, ma anche la volontà di ricostruire un luogo in cui raccontarsi, parlare e condividere il tempo…praticamente quello succedeva un tempo nelle botteghe di paese, veri e preziosi epicentri di socialità per le comunità.
Cos’è BisB e qual è la filosofia che c’è dietro a questo posto d’altri tempi?
Come, quando e da chi è nata l’idea?
Attualmente la vostra squadra di lavoro da chi è composta? Parlateci di voi, delle vostre peculiarità e delle differenze di stile.
Luis Lopez Vega – nato in Spagna, a Siviglia – è un grande amante della rasatura tradizionale con lama fissa e dell’affilatura dei rasoi giapponesi (kamisori), oltre che delle varie tecniche di affilatura su pietre naturali del Giappone. Arriva a Lucca nel 2018, dopo aver lavorato in uno dei più prestigiosi Barber Shop della Spagna. Dopo aver partecipato ad un corso tenuto in spagna da Andrea Cottone, si innamora della rasatura tradizionale italiana e decide di iniziare un nuovo percorso di vita trasferendosi a Lucca in cerca dell’eccellenza della rasatura e della perfezione dell’affilatura.
Andrea è un barbiere che ha vissuto i primi cinque anni della sua carriera professionale dentro un uragano di entusiasmo e voglia di migliorare e di crescere che ha spazzato via tutto quello che in più c’era nella sua vita. Questo gli ha permesso di diventare rapidamente all’altezza di saper lavorare e gestire una piccola attività. In questi anni si è confrontato e ha conosciuto tantissimi colleghi in tutto il mondo, di cui ha saputo apprezzare modi di lavorare, stili di vita e filosofie di lavoro. Ciò che più di tutto lo ha influenzato, oltre a tutto ciò che gli è stato passato dal suo maestro Filippo, sono le tecniche di lavoro dei barbieri italiani del dopoguerra (anni ’60 e ’70). E poi lo stile di vita di un suo collega, credente, attraverso cui Dio si è rivelato nella sua vita. Per questo apprezza la semplicità e la straordinarietà della quotidianità, forte di qualcuno che prima nemmeno conosceva e che adesso sa che non lo lascerà e non lo abbandonerà mai. Alessandro è invece un grafico, un artista che da diversi anni si dedica all’immagine della nostra attività. Lui prepara e gestisce ogni giornata di lavoro. Non sta sotto i riflettori della bottega; lo si nota nel profumo degli asciugamani puliti, nella precisione e puntualità degli appuntamenti, nel caffè che arriva durante il servizio, in come appare l’attività su Internet. È la voce che risponde al nostro telefono. In pratica senza il suo lavoro i barbieri BisB non riuscirebbero a proporre la qualità del servizio che propongono.
Non solo una barberia: in che modo lavorate e cosa vi differenzia da altre realtà?
Questo luogo magico rientra nel pieno rispetto della tradizione artigianale lucchese. Cosa c’era tra queste quattro mura che oggi ospitano la vostra attività?
Non solo un luogo in cui ci si taglia barba e capelli, ma un luogo di incontro e condivisione, un po’ come erano le botteghe di una volta. Ecco, secondo voi in futuro si sentirà di nuovo il bisogno di prenderci una pausa da tutto, senza frenesie, per stare con noi stessi e con gli altri?
Sono cambiati tanti modi di fare, tanti modi di lavorare, tanti modi di essere, ma fortunatamente tutto questo non intacca, nell’essere umano, la voglia di di prendersi cura della propria immagine e di vivere periodicamente un momento di socialità e relax. Andare dal barbiere è sempre stato per molti qualcosa di intoccabile, un momento di cui non poter fare a meno, e se il mondo sta andando nella direzione dell’antisociale non è ancora riuscito a bombardare un istinto che rimane vivo dentro l’uomo: quello andare in bottega per stare insieme, per chiacchierare, per raccontarsi. Ancor di più, quindi, è nostro dovere fare di tutto per conservare questo istinto!