Medici con l’Africa Cuamm dal 1950 è attiva per assicurare il rispetto del diritto umano fondamentale alla salute e per facilitare l’accesso ai servizi sanitari a tutti, soprattutto ai più poveri e agli emarginati. L’organizzazione opera primariamente in 8 paesi dell’Africa sub-sahariana (Angola, Etiopia, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania e Uganda) con progetti di assistenza sanitaria a lungo termine, che vengono compiuti: negli ospedali, nei piccoli centri di salute, nei villaggi e nelle università.
Le mamme e i bambini, ma più in generale le fasce più deboli della popolazione, sono materia degli interventi del Cuamm con programmi di cura e prevenzione, così come lo sviluppo delle strutture sanitarie, delle attività dedicate ai malati di HIV/Aids, tubercolosi, malaria, nonché nella formazione di medici, infermieri, ostetriche e altre figure professionali. “Il nostro scopo è quello di realizzare progetti di assistenza sanitaria a lungo termine – sostiene Hermann Dalpiaz, laureando in medicina e membro attivo del Cuamm -, in Paesi dove vi è una grande necessità e in cui mancano le risorse per farli. Tramite l’invio di mezzi di produzione e medici, una volta ultimate le opere e istruito il personale, l’obiettivo finale è rendere tali strutture autonome. Prima però, bisogna soprattutto insegnare il mestiere, partendo dalle operazione chirurgiche, passando per la gestione del reparto, del magazzino e più in generale di tutto ciò che riguarda l’ambito sanitario”.
Fino al 14 febbraio sarà possibile partecipare a una raccolta di fondi – insieme alla Pasticceria “Le Bontà” – tramite l’acquisto di una torta che aiuterà a finanziare ben 14 case di attesa in Africa. “Il progetto si occupa di aiutare le case di attesa in Africa, che sono dei luoghi adibiti a sostegno delle madri partorienti. Purtroppo per le donne non è facile raggiungere delle strutture ospedaliere in cui poter partorire in modo semplice, perché sono molteplici le difficoltà, a partire da quelle del trasporto e dalla mancanze di strade. Quindi le case di attesa diventano strutture fondamentali, in cui le donne possono recarsi non solo nel giorno del parto, ma anche nelle ultime settimane di gestazione per avere un solido appiglio in un momento delicato. Questi luoghi sono altamente controllati e sono funzionali per non incorrere in qualunque tipo di complicanza sanitaria. Il Cuamm tramite la raccolta fondi insieme alla pasticceria “Le Bontà” si occuperà di raccogliere mezzi per finanziare tali strutture”, conclude Hermann Dalpiaz.