David Martinelli: quando la musica ti sceglie. Da fruitore di concerti a chitarrista, oggi organizza festival musicali come WØM FEST e Lucca Risuona Tv

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David Martinelli: quando la musica ti sceglie. Da fruitore di concerti a chitarrista, oggi organizza festival musicali come WØM FEST e Lucca Risuona Tv

David Martinelli: quando la musica ti sceglie. Da fruitore di concerti a chitarrista, oggi organizza festival musicali come WØM FEST e Lucca Risuona Tv

Dire che per David Martinelli, 34 anni, il mondo della musica non ha più segreti, forse non è cosa azzardata. Ne ha conosciuto tutti gli aspetti, di qua e di là dal palco e poi dietro le quinte: lo ha studiato, approfondito, affiancato, ci si è scontrato, ha raccolto spunti e poi ancora ci si è riavvicinato, sotto altre forme, nuovi colori, spazi diversi da esplorare.

Da fruitore di concerti, a chitarrista che intratteneva il pubblico suonando nella sua band, a organizzatore di eventi musicali, infatti, il passo è stato breve.

 

Pensare che, quando si è iscritto alla facoltà di filosofia all’Università di Pisa, tutto questo non era in programma. O, per restare in tema, “in palinsesto”. «Dopo la laurea ho capito che la mia strada fosse quella dell’organizzazione di eventi – racconta – è stato allora che ho deciso di dedicarmi a percorsi specifici per perfezionarmi. Ho portato a termine un master allo Ied di Firenze in “progettazione e organizzazione di eventi” e ho concluso un corso a Roma sull’ufficio stampa. Ma la vera formazione, in realtà, è stata l’esperienza». Come quella da chitarrista della band Gonzaga, di cui ha fatto parte per dieci anni. «Suonando, facendo i concerti e frequentando studi di registrazione, alla fine mi sono imbattuto in questo mondo, dove ancora oggi “sguazzo” felicemente».

Come se, fosse stata la musica a scegliere lui e non viceversa. «Mi ha tirato per la giacchetta», dice ridendo. Ma è la verità.

 

«Sono sempre stato un appassionato di festival – racconta – Per fare un esempio? Ho partecipato diverse volte come spettatore al festival “Primavera sound” di Barcellona, che sposta nomi importanti della scena musicale mondiale e che per me continua ad essere fonte di ispirazione». Ma in realtà, qualsiasi genere, qualsiasi stile, qualsiasi sonorità meriti attenzione, lo interessa e lo emoziona, che appartenga al passato o che si tratti di esperienze più recenti. «Adoro i Pink Floyd per quanto riguarda gli anni ’70, i Radiohead per quanto riguarda gli anni ’90/2000. Mi piace la musica elettronica, il funk… Sono affezionato alle canzoni del passato, ma ascolto anche le nuove pubblicazioni perché credo che sia importante per ognuno vivere il proprio tempo, il proprio presente e non quello di qualcun altro».

 

Forte di questo legame profondo – prima in sordina, poi come una scelta quasi naturale – circa sei anni fa ha deciso di iniziare a organizzare eventi musicali. «L’ho fatto insieme all’amico Francesco Sala, partendo dalle feste al Caffè delle Mura con dj set che raccoglievano anche 400 persone. Poi abbiamo trovato un accordo con l’Ostello della Gioventù San Frediano che ci ha lasciato per due estati la possibilità di progettare concerti nel giardino».

Un’esperienza di crescita personale e professionale che è stata più che altro una conferma. «In quei due anni abbiamo coinvolto band che al tempo erano emergenti e che oggi riempiono i palazzetti, ad esempio i Canova, Bruno Bellissimo e nomi simili. Il piacere è stato anche quello di partecipare a un percorso, a un cambiamento che stava avvenendo nella musica italiana».

Prima come un gioco, insomma, poi come una professione, tanto da dare vita a un vero e proprio festival: il WØM FEST. Un progetto a cui ancora oggi sta lavorando, sperando di poter realizzare la prossima edizione dal vivo. A causa del Covid, infatti, nel 2020 si è svolto esclusivamente sulle piattaforme digitali.

Una variazione che non ne ha certo diminuito il seguito e che ha dato a David una spinta in più. «Il Covid da una parte ha fermato completamente il mio lavoro, ma mi ha dato un incentivo per reinventarmi e i risultati si stanno vedendo».

Domenica scorsa (14 febbraio) ha preso il via un nuovo festival digitale che porta la sua firma e che andrà in onda ancora per sette settimane su NoiTv. Si intitola “Lucca Risuona Tv” ed è dedicato alle band lucchesi. Intanto, parallelamente all’attività di organizzazione eventi, sta collaborando con una casa di produzione lucchese “Stage11” nel reparto che si occupa di produzione di spettacoli distribuiti con tournéé all’estero, come “Pink Floyd History”, “Morricone History”, “De André e la storia”, “Battisti e la storia” e molti altri.

 

Grandi progetti e altrettanta voglia di fare. «Il momento più significativo della mia carriera è domani – sentenzia, rispolverando un po’ del filosofo che è in lui – Gli anni spesi fino a qui nell’organizzazione di eventi sono pieni di piccoli attimi significativi: ognuno mi ha portato a una fase successiva. Lavoro per avere una crescita professionale e personale, per sperimentare nuovi aspetti del mio mestiere, incontrare e conoscere nuove persone, nuove connessioni, nuovi contatti».

 

E mentre strizza l’occhio al futuro, guardandosi indietro forse cambierebbe qualcosa, come spesso fa chi sa di poter pretendere tanto da se stesso. «Avrei voluto, per esempio, trovare il tempo di fare esperienze all’estero: Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, per provare a portare la mia attività anche fuori dai confini italiani. Me lo chiedo spesso: chissà cosa potrebbe succedere alla mia vita se cambiassi certe scelte?».

 

La risposta non ce l’avrà mai. Ma guardandolo oggi, viene da pensare che, forse, le sue “sliding doors” si siano aperte nel momento giusto.