La sessuologa Eleonora Lorenzetti: «Grazie a uno sportello dedicato, aiuto i giovani a conoscersi meglio»

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La sessuologa Eleonora Lorenzetti: «Grazie a uno sportello dedicato, aiuto i giovani a conoscersi meglio»

La sessuologa Eleonora Lorenzetti: «Grazie a uno sportello dedicato, aiuto i giovani a conoscersi meglio»

Il Covid, è certo, ci ha stravolto la vita. Eppure, come spesso capita di fronte alle difficoltà, c’è chi ha saputo leggere – in un momento di crisi sociale epocale – nuove opportunità, nuovi progetti, nuovi stimoli e idee. C’è chi l’ha fatto revisionando le proprie attività per sostenere le esigenze attuali, e chi per tendere una mano agli altri, per incrementare le risposte ai bisogni di aiuto, per non lasciare solo qualcuno.

È questa la linea seguita dal centro integrato di sessuologia clinica di Firenze, “Il ponte” che, tramite la pagina instagram “sessuologia” (conta più di 400.000 followers) durante il primo lockdown aveva iniziato a ricevere richieste di sostegno soprattutto da parte di giovanissimi. Da lì, l’idea dell’amministratore della pagina e direttore del centro, di dare vita a uno sportello rivolto ai ragazzi fra i 18 e i 25 anni per usufruire di consulenze sessuologiche a tariffa ridotta. Di quel team di sessuologhe pronte ad accogliere dubbi, domande, fragilità o curiosità dei giovani pazienti, fa parte Eleonora Lorenzetti, 30 anni a marzo, una laurea magistrale in psicologia clinica e della salute a Firenze, un master in sessuologia e attualmente specializzanda in psicoterapia ad indirizzo analitico interpersonale presso l’istituto di psicoanalisi H.S. Sullivan di Firenze.

Sentirla parlare è qualcosa che sa di libertà, generosità e naturalezza. Con semplicità si racconta e descrive il suo mestiere come una missione, un atto d’amore nei confronti degli altri che supera pudori e paure. «Ho scelto di fare questo lavoro perché la sessualità mi ha sempre incuriosito – racconta – Penso di avere un’apertura mentale che mi permette di approcciarmi a questa tematica in modo scevro da ogni pregiudizio». E questa sensazione, come in uno specchio, la restituisce forte e chiara a chi le sta davanti. «L’idea di diventare sessuologa un po’ l’ho sempre avuta, ma mi sono convinta ulteriormente durante la specialistica quando studiavo per l’esame di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale». Così, quando dopo la laurea è arrivato il momento di scegliere dove praticare un anno di tirocinio obbligatorio per accedere all’esame di stato, la decisione è stata facile: il centro di sessuologia a Firenze, potendo contemporaneamente iscriversi al loro master per diventare sessuologa. «Mi piace perché è una professione di aiuto, mi appaga sostenere il prossimo – spiega – Ho la mamma medico quindi sono cresciuta nell’ottica di rendermi utile. Adoro l’idea di essere esperta di qualcosa, acquisire conoscenze su una materia che mi stimola e mi incuriosisce e metterle a disposizione degli altri».

Grazie allo sportello, il 90% dei suoi pazienti sono giovani, in grado di recepire anche le modalità di lavoro imposte dal Covid, ossia consulenze via Skype o piattaforme simili, oggi riconosciute dall’ordine nazionale degli psicologi proprio in risposta alla pandemia. «Con loro cerco di avere un approccio informale per metterli a loro agio – afferma Eleonora – Parlare di sessualità non è mai una cosa semplice soprattutto nella società in cui viviamo. Molti pazienti non hanno l’abitudine di confidarsi apertamente, se non con qualche amico. Creare un clima colloquiale e disteso, aiuta: per esempio, mi faccio dare del tu e faccio lo stesso anch’io. Non è necessario mettere una distanza, anche perché la tua preparazione la riconoscono lo stesso». Spesso i colloqui nascono da una richiesta specifica. Tra le più comuni: negli uomini, eiaculazione precoce, ansia da prestazione, difficoltà a raggiungere l’orgasmo; nelle donne, vaginismo, dolore durante il rapporto, difficoltà o impossibilità a raggiungere l’orgasmo; in generale, calo del desiderio, dubbi intorno a pratiche erotiche, problemi di coppia, dubbi sull’orientamento sessuale. «In quest’ultimo caso, facciamo un lavoro di accoglienza e accettazione» precisa. Altre volte gli incontri riguardano invece l’utilizzo delle precauzioni durante i rapporti, l’anatomia sessuale e molto altro.

«Nella nostra società, anche a causa della pornografia, la sessualità viene mostrata come qualcosa che deve funzionare bene e in determinati modi. Non c’è cosa più sbagliata – afferma Eleonora – La sessualità è molto personale. Non c’è una norma da seguire, funziona se riesce a soddisfare chi la vive e chi ne fruisce. Tante volte passa un messaggio troppo prestazionale, dove l’uomo è infallibile e la donna è sempre pronta e desiderosa, ma non è così: dobbiamo cercare di normalizzare. Detto questo, laddove una persona senta di non essere soddisfatta della sua vita sessuale, di voler lavorare su aspetti di sé, di avere disfunzioni che possono avere una base psicologica o organica, è giusto che si rivolga a un professionista».

Mentre Eleonora si divide fra il lavoro a Firenze e quello a Lucca che porta avanti come libera professionista agli Studi Persea sulla via Romana, non lascia indietro le sue passioni. «Pratico danza da moltissimi anni e la insegno da tempo. Al momento ho mantenuto un solo corso di bambine che seguo per diletto, tanto da aver recentemente preso anche la qualifica per insegnare – sottolinea –. Inoltre, sono appassionata di arte, seguendo l’educazione di mio papà che è un pittore figurativo. Mi piace molto l’arte classica. Infine, adoro viaggiare e stare in compagnia: cerco insomma di sfruttare il più possibile il tempo libero».

Un fiume in piena, con tanti progetti e una grandissima voglia di fare. «Per il futuro, mi auguro di aprire un giorno uno studio tutto mio». Gli occhi ben puntati al nord e lo sguardo fisso di chi ha ben chiaro il percorso da intraprendere. «Non cambierei niente di ciò che ho fatto: non per presunzione, ma perché ho desiderato tanto arrivare fino a qui».