Photolux riparte con due mostre a Villa Bottini

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Photolux riparte con due mostre a Villa Bottini

Photolux riparte con due mostre a Villa Bottini

Torna Photolux Festival, la creatura di Enrico Stefanelli legata al mondo della fotografia e lo fa con due mostre all’interno della suggestiva cornice delle cantine di Villa Bottini, luogo dove ieri si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore alla cultura Ragghianti, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Bertocchini, Chiara Ruberti e Giulia Ticozzi, membre dello staff Photolux e curatrici delle mostre allestite.

Photolux riparte, dopo la pausa forzata che ha costretto lo slittamento del programma originario che prevedeva le mostre a novembre e che farà slittare l’appuntamento con la Biennale di fotografia a maggio 2022. Il calendario degli eventi sarà intervallato dal World Press Photo 2021, che tornerà a Lucca a settembre, come un ponte ideale che collega le mostre di Villa Bottini alla Biennale.

Ripartire è proprio il verbo che più di tutti rappresenta il pensiero di Stefanelli in conferenza stampa. Ripartire fermandosi a pensare a tutto quello che le nostre vite hanno affrontato in questo tragico anno di pandemia. Le due mostre allestite parlano proprio di questo: la prima s’intitola “L’inizio del futuro”. La curatela è di Giulia Ticozzi, professionista del settore e in precedenza assistente di Francesco Jodice e per il giornale on line Il Post; la seconda è “Racconti della pandemia (fondo Covid-19 dell’archivio fotografico lucchese” a cura di Enrico Stefanelli e Chiara Ruberti e vede la nostra città e i nostri cittadini direttamente coinvolti data la collaborazione con l’archivio fotografico lucchese.

“L’inizio del futuro” è uno sguardo attento e lucido sulle parti che hanno scandito l’anno del covid-19: la parte tragica, quella della malattia, delle morti, dei ricoveri d’emergenza è simbolicamente rappresentata da pareti in nero che fanno da sfondo alle foto degli autori coinvolti; la parte più intima, quella della chiusura forzata che ha costretto in casa milioni di persone è rappresentata da pareti in bianco. Un contrasto netto, allegorico della dualità tra vita e morte, tra la necessità di pensare a tutto ciò che ci circondava e trovare il modo di staccare la spina, sviluppando, perché no, nuovi interessi per evitare di impazzire del tutto.

Ecco quindi che all’interno di questa mostra potrete ritrovare le immagini che, malgrado loro, sono diventate simboli della pandemia ma anche immagini che rappresentano l’intimità e il vissuto quotidiano dei cittadini. I numerosi fotografi hanno affrontato storie di malattia, di cura, di lutto fino all’esperienza delle città vuote, delle valli di montagna colpite duramente dal virus e delle tensioni crescenti all’interno della società ma anche di solidarietà e mutuo soccorso.
Un’altra parte di autori racconta invece le persone costrette in casa. Molti hanno riscoperto i volti di chi hanno a fianco, dei propri famigliari, dei vicini e dell’altro, quasi mai al centro della notizia e che invece parla di aspetti fondamentali dell’essere umano: il corpo, le relazioni, l’intimo.

Un lavoro sviluppato grazie alla formazione di un collettivo (anzi un progetto collettivo secondo Giulia Ticozzi), chiamato Arcipelago-19, formato da fotografi freelance provenienti da tutta Italia che unendosi hanno scoperto l’unione della forza e la capacità di raccontare da diverse angolature il momento storico appena vissuto.

L’altra mostra presente a Villa Bottini riguarda direttamente la nostra città: “Racconti della Pandemia” segna un passo significativo per Lucca. Enrico Stefanelli e Chiara Ruberti, attraverso la collaborazione con l’Archivio Fotografico Lucchese hanno aperto un nuovo capitolo nella storia dell’archivio: la creazione del Fondo Covid-19, costituito a maggio 2020 con l’obiettivo di raccogliere materiali relativi alla pandemia e per raccontare – attraverso le immagini – come questa è stata vissuta e sentita dal territorio lucchese.

Il nuovo fondo raccoglie fotografie e anche materiale audiovisivo, realizzati da autori, non necessariamente professionisti, lucchesi o che vivono/lavorano sul territorio lucchese. La mostra ne presenta una prima selezione.

“L’inizio del futuro” e “Racconti della Pandemia” saranno visitabili dal 28 maggio al 22 agosto ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19 e 30. Le mostre sono gratuite per i residenti a Lucca.

Photolux riparte e lo fa con lo stile e l’intraprendenza che da sempre costituiscono l’agire dell’associazione lucchese.

Il programma e la descrizione delle mostre è consultabile dal sito internet di Photolux: Home – Photoluxfestival