GIACOMO PUCCINI E L’ORGANO DI CORSENA A BAGNI DI LUCCA

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GIACOMO PUCCINI E L’ORGANO DI CORSENA  A BAGNI DI LUCCA

Mi ricordo che un collega, bravo organista, mi fece ascoltare una trascrizione per organo di un pot-pourri di brani tratti dalla “Madama Butterfly” di Puccini e sembrava veramente molto efficace. Mi sono ricordato anche che Giacomo Puccini proveniva da una famiglia di organisti (ad esempio, uno dei suoi predecessori, Domenico Puccini, scrisse alcune eccellenti Sonate d’organo) e che era stato previsto dalla sua famiglia che succedesse al padre (prematuramente scomparso nel 1864) come organista della Cattedrale di San Martino di Lucca. Infatti, nel 1875 Puccini risultò primo agli esami d’organo tenuti all’Istituto musicale di Lucca (allora Pacini, ora Boccherini) dove fu allievo.

Giacomo Puccini studente
Giacomo Puccini studente

Tuttavia, nonostante gli sforzi della madre Albina, le domande di Giacomo Puccini per essere assunto come organista della Cattedrale di Lucca furono tutte respinte. Questo non voleva dire, tuttavia, che Puccini non fosse in grado di fare una vita modesta come organista. In effetti molte delle chiese lucchesi beneficiarono della sua maniera competente di suonare. La chiesa dei Servi di Maria (dove Colombini tiene alcuni magnifici concerti con l’Orchestra Filarmonica di Lucca) e San Pietro Somaldi (dove Puccini scolpì il suo nome sulla cassa dell’organo), sono solo due esempi. A Lucca c’erano altre chiese dove Puccini suonava l’organo. Per esempio a Farneta (dove l’organo recentemente restaurato porta anche lì il suo nome scolpito nella cassa , un po’ al modo degli scolari che facevano lo stesso sul loro banco di classe!).

Puccini improvvisò, trascrisse e compose dei brani per organo nella sua giovinezza. Forse fu proprio a causa delle sue improvvisazioni che gli fu rifiutato il riconoscimento di diventare organista della Cattedrale di Lucca. Evidentemente Giacomo introduceva alcuni temi che potrebbero essere stati considerati non abbastanza religiosi da parte delle autorità ecclesiastiche, mirando troppo verso il melodramma. Tuttavia questa pratica non era insolita, fino all’avvento della riforma Ceciliana intrapresa da San Pio X nei primi anni del XX secolo. In ogni caso Giacomo dovette arrivare abbastanza presto alla conclusione che era più adatto per il palcoscenico operistico che per la cantoria di un organo.

Un CD di composizioni per organo di Puccini interpretato da Liuwe Tamminga, organista principale di San Petronio (Bologna) è stato pubblicato nel 2008 in occasione del 150 esimo anniversario della nascita del compositore.(E’ disponibile su Amazon a https://www.amazon.co.uk/Giacomo-Puccini-Organist-Liuwe-Tamminga/dp/B009E7S9XA). Molti dei pezzi presenti sul disco sono costituiti da trascrizioni, ma ci sono anche alcune Fughe che Puccini scrisse per il suo allievo Carlo Della Nina che visse a Porcari (non troppo lontano dalla fabbrica di vernici Materis dove lavoravo come docente di “business English”).

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Infatti, recentemente, nel 2014 una Marcia scritta per organo è stato riscoperta in una collezione privata a Porcari ed eseguita novanta anni dopo la morte del compositore.
Le composizioni specifiche Pucciniane dove l’organo (o anche l’armonio, se l’organo non fosse disponibile) svolge un ruolo importante è il Vexilla Regis, il Salve Regina (in seguito incorporato nella sua prima opera Le Villi), e il Requiem in memoria di Giuseppe Verdi del 1905.
Nella produzione operistica di Puccini l’organo svolge una parte magnifica nel sontuoso Te Deum che termina il primo atto della Tosca e, più dolcemente, alla fine della Suor Angelica.

Puccini ha un collegamento importante con l’organo di Bagni di Lucca e il restauro dello strumento presso la chiesa parrocchiale di Corsena è già a buon punto. Questo organo, che è rimasto in silenzio dal 1987, fu costruito da Paolino Bertolucci nella prima metà del XIX secolo ed ha uno schermo particolarmente carino:

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E’ anche lo stesso organo su cui Giacomo Puccini suonò l’accompagnamento del suo motetto giovanile Vexilla Regis commissionato da Adelson Betti, il bisnonno di Massimo Betti , sindaco di Bagni di Lucca, per la Settimana Santa del 1878, quando il compositore aveva appena venti anni ed era particolarmente bisognoso di qualche soldino. Il Vexilla Regis è un brano amato dal coro parrocchiale. Anticiperò con grande gioia quando arriverà il giorno nel quale il brano sarà accompagnato dallo stesso organo sul quale Puccini suonò.

alcune vedute della Pieve di San Pietro di Corsena
alcune vedute della Pieve di San Pietro di Corsena

E’ particolarmente interessante notare che l’organo di questa chiesa parrocchiale fu originariamente costruito per la chiesa di San Michele in Foro a Lucca.

San Michele in Foro
San Michele in Foro

 

Se si sale fino alla soffitta della casa natale di Puccini a Lucca si potrà ammirare una splendida vista della statua di San Michele, che il compositore vedeva per prima cosa ogni mattina quando si svegliava.

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E’ questo l’organo che fu smantellato e rimontato a Corsena quando in San Michele venne installato un nuovo organo costruito da Odoardo Landucci nel 1864: un vero e proprio trapianto di organi, infatti!

Fortunatamente, i fondi per il restauro dell’organo di Corsena sono finalmente arrivati. L’azienda di Samuele Maffucci di Pistoia, dove opera anche il collega di cui ho accennato all’inizio di quest’articolo e responsabile anch’esso per la riparazione.

 

La cassa dell’organo come appare al presente senza le sue canne in restauro
La cassa dell’organo come appare al presente senza le sue canne in restauro

Il lavoro dovrebbe essere completato entro il 2017 e l’organo tornerà a dare un’importante contributo alle funzioni liturgiche, i concerti e la musica in genere. Il costo del restauro sarà di circa 45.000 euro, una gran parte proveniente dagli sponsor della Provincia, dalla Conferenza Episcopale Italiana e dai contributi parrocchiali.

Il team di Samuele Maffucci
Il team di Samuele Maffucci

Sono sicuro che sarà un grande giorno quando la nostra chiesa parrocchiale di nuovo risuonerà con le note del suo organo risorto. Si rivelerà veramente come un’occasione favolosa!
Mi chiedo quale sarà il prossimo organo da restaurare nel nostro comune. Forse il restauro dell’organo presso la Pieve di Controni dell’organaro Michelangelo Crudeli datato 1774? Spero di sì!

Nota: per sapere di più sulla relazione che Giacomo Puccini aveva con l’organo si può leggere l’ articolo di Michele Bianchi pubblicato nel volume di Aprile 2016 di LuccaMusica (vedere https://luccamusica.it/2016/04/puccini-organista-a-lucca/)