A colloquio con… Herbert Handt

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A colloquio con… Herbert Handt

Quando sei arrivato a Lucca, oltre 50 anni fa, Gaetano Giani Luporini era già un brillante compositore

Gaetano Giani Luporini ha composto un lavoro espressamente per l’AML già nel 1967: “Jazz-Variations”, che fu presentato al Teatro del Giglio il primo maggio di quell’anno con la partecipazione della tromba solista Giulio Sfingi, anche egli musicista di scuola lucchese. Penso di aver conosciuto Gaetano attraverso una segnalazione del primo violino dell’Orchestra da Camera Lucchese, Olinto Barbetti, che era anche docente di violino e viola all’Istituto Musicale Luigi Boccherini di Lucca.

Nel frattempo avevi fondato nel 1963 l’associazione musicale lucchese

A prescindere da altre considerazioni ritengo importante stabilire che l’AML non era un’organizzazione destinata a riscoprire e produrre musiche antiche, ma è stata fondata con la precisa idea di cercare di ricreare l’atmosfera musicale vigente a Lucca nel Settecento, basata sull’“Orchestra di Palazzo” (Cappella Palatina) della Serenissima Repubblica di Lucca. Perciò lo strumento principale dell’AML fu da subito l’Orchestra da Camera Lucchese, formata espressamente dai migliori musicisti lucchesi o sulla piazza lucchese, ciò a imitazione dell’Orchestra di Palazzo summenzionata che includeva musicisti come Filippo Manfredi, Giovanni Lorenzo Gregori, Luigi Boccherini, Francesco Geminiani, Francesco Barsanti (e in seguito anche Paganini), tutti sotto la direzione di Giacomo Puccini senior. Tutti questi musicisti, oltre ad essere grandi virtuosi erano anche compositori di musica che all’epoca era musica “contemporanea”. Perciò, era naturale che la nostra attenzione si spostasse da subito sulla musica creata a Lucca nel XX secolo, compresa quella di Gaetano Giani Luporini.

Ricordo che furono creati anche gli “incontri musicali giovanili”

Questa sezione dell’AML fu creata per un ciclo di concerti dedicati espressamente alla musica contemporanea. Questo ciclo fu organizzato da giovani musicisti lucchesi presieduti all’inizio da Francesco Cipriano, ma diretto soprattutto da Fabio Neri che, a sua volta, creò l’ensemble “Gruppo Bruno Maderna” che ha portato le musiche di Giani Luporini in tutto il mondo attraverso frequenti tournée all’estero.

Comunque la tua attenzione fu attratta dal grande repertorio lucchese del passato

Il grande repertorio del passato era praticamente sconosciuto fuorché da pochi studiosi, ma noi volevamo ricreare l’atmosfera nella quale questo “grande repertorio” fu creato.

Si può affermare che con Herbert Handt Giacomo Puccini e la sua dinastia hanno conosciuto la loro renaissance?

Certamente! Nel 1964 l’importanza della dinastia Puccini era conosciuta soltanto da pochi musicologi, e neanche da tanta gente del mestiere…

Parlaci della tua carriera di tenore

Penso di aver cominciato cantando in un coro sotto la direzione di Arturo Toscanini negli anni 1944-1947 a New York. In seguito, feci parte del coro del Metropolitan Opera di New York per una stagione, prima di venire in Europa. Nel 1949 ho debuttato nel ruolo di Rinuccio (“Gianni Schicchi”) allo Staatsoper di Vienna. In quell’epoca partecipai alle prime incisioni discografiche dell’“Idomeneo” e del “Don Giovanni” di Mozart, oltre a vari lavori di Haydn e Mozart per la Società Haydn di Vienna. In Italia ebbi la fortuna di poter cantare fra gli altri sotto la guida di Vittorio Gui, Carlo Maria Giulini, Fernando Previtali, Tullio Serafin, Claudio Abbado.

Ti sei mai esibito alla Scala di Milano?

Ho cantato in quel magnifico Teatro dal 1960 al 1987. Ho cantato anche in tutti i maggiori teatri italiani: il Regio di Torino, il Comunale di Bologna, il Carlo Felice di Genova, La Fenice di Venezia, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro dell’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo e il Festival dei Due Mondi a Spoleto, senza dimenticare i miei impegni nei vari teatri europei (Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna) e in quelli d’oltre oceano (New York, Chicago, San Francisco).

Poi l’amore per la direzione d’orchestra sviluppata particolarmente nella città di Lucca

Ho studiato direzione d’orchestra con Hans Swarowsky a Vienna negli anni 1950-1954 circa. Ho cominciato a dirigere nei programmi della Radio Svizzera Italiana nel 1960 circa e in quelli dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma nella stessa epoca. A Lucca ho potuto formare l’Orchestra da Camera Lucchese, con la quale ho diretto concerti e spettacoli in varie città italiane. Mi sono sempre interessato della direzione d’orchestra e naturalmente, a Lucca, ho potuto sviluppare di più la mia tecnica.

Handt, a Lucca, significa associazione musicale lucchese

Una volta sì, oggi non più.

Sei riuscito a portare in questa città il gotha dell’arte da Elisabeth Schwarzkopf a Carla Fracci, da Maurizio Pollini a Cathy Berberian.

Oltre agli artisti citati sono riuscito a portare a Lucca anche Boris Christov, il Quartetto Borodin, il Quartetto Italiano, Salvatore Accardo, Severino Gazzelloni, Franco Gulli, Michele Placido, Sviatoslav Richter, Michele Campanella, Mariella Devia, Giuseppe Taddei, Zubin Metha, Mino Maccari e tanti altri nomi del gotha mondiale.

Infine l’accademia italiana di canto

È un’iniziativa che avevo organizzato qualche anno fa per cercare di aiutare giovani artisti. Ha avuto dei risultati altalenanti, però siamo riusciti a produrre con successo le versioni originali di opere di Boccherini e Gasparini.

A una mente in fermento come la tua chiedo, con entusiasmo, a quali progetti stai lavorando…

Quest’anno compio 90 anni. Penso di avere il diritto di riposarmi.