A colloquio con… Gustav Kuhn

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A colloquio con… Gustav Kuhn

Credo che lei sia uno dei personaggi più versatili del mondo della musica: direttore d’orchestra, regista, compositore. ci parli intanto della direzione d’orchestra e come è nata la sua passione

Già da piccolo, era evidente che la leadership era una mia capacità. In più si aggiungeva una musicalità notevole (sorgendo dal piccolo Gustav di tre anni), e questi fatti portano quasi logicamente alla professione di direttore d’orchestra.

Poi la regia di opere

Molto presto ho dovuto constatare che la maggior parte dei registi d’opera (non tutti!) distrugge più la musica nelle esecuzioni musicali che aiutarla. Perciò ho preso in mano il lavoro del regista dopo aver potuto studiare assiduamente tante cose con grandi registi come Hartmann, Jean-Pierre Ponnelle, Pierluigi Pizzi e molti altri.

Nel frattempo ha trovato il tempo per comporre messe, brani orchestrali e solistici

Con le mie composizioni voglio solo far vedere che anche la musica contemporanea può essere “musica pratica” che può soddisfare anche le necessità immediate in linea con i primi tempi della composizione classica (Vivaldi, Scarlatti, Monteverdi, Rossini, Donizetti, ecc).

Dal 1987 ha creato l’Accademia di Montegral , ospite nel suggestivo Convento dell’Angelo, arroccato sopra la collina di Ponte a Moriano, in provincia di Lucca

L’Accademia di Montegral consente la formazione degli giovani artisti per “la struttura d’opera professionale” come la pensiamo noi.

Quindi anche un Gustav Kuhn docente

Si, il mio grande modello che non raggiungerei mai è Socrate….

Credo che l’unione dell’incantevole scenario naturalistico del convento, la serenità dell’ambiente e la musica abbia creato in lei un elisir di lunga vita

Speriamo!

Dopo dieci anni di Montegral (1997) nasce anche il Festival “Tiroler Festpiel Erl” in Austria

Esatto: il Festival del Tirolo è più o meno l’espressione o il palcoscenico di tutto ciò che prepariamo all’Accademia di Montegral.

Come è possibile che un personaggio della sua portata non sia tenuto in considerazione dagli ambienti culturali lucchesi?

Questo è una domanda da fare ai lucchesi, ma noi siamo contenti comunque. I nostri contatti con paesi
come la Cina e il Giappone sono molto divertenti (p.e. tournée di tutto il Festival del Tirolo con 280 persone in Cina l’anno scorso), ma anche il rapporto con la città e con il sindaco in persona è molto gradevole.