A colloquio con… Antonio Caggiano

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A colloquio con… Antonio Caggiano

CI PARLI DELLA PERFORMANCE IN ONORE A DEMETRIO STRATOS REALIZZATA ALLA TENUTA DELLO SCOMPIGLIO NEL SETTEMBRE U.S.

Musicista straordinario e ricercatore appassionato, nonostante la sua vita sia stata molto breve, Stratos è stato uno degli artisti che maggiormente hanno contribuito allo sviluppo della ricerca vocale del secolo scorso.

Trasformando la sua glottide in un laboratorio vivente, ha sperimentato le immense potenzialità della sua voce travalicando le categorie del maschile e femminile e l’ha spinta oltre i tradizionali limiti fisiologici.

Per Stratos la voce è innanzitutto suono, qualcosa che ha una capacità di esprimersi al di là del significato, ha un valore comunicativo in sé e merita di essere ascoltata indipendentemente dai contenuti che veicola.

Stratos sviluppa una tecnica straordinaria che lo porta a padroneggiare le diplofonie, triplofonie, quadriplofonie (cioè produzione contemporanea di suoni doppi, tripli, quadrupli), sussurri, suoni flautati che ci riportano a sonorità arcaiche, androgine dove coesistono il maschile e il femminile, un luogo liquido privo di schemi e di gerarchie. Temi questi cari a John Cage, un altro grande artista rivoluzionario del Novecento, che, dopo essere stato letteralmente folgorato dalla voce di Stratos, avvia con lui una collaborazione stroncata dalla morte prematura dell’artista nel 1979. Cage rimane comunque affascinato dal suo carisma e dalla sua capacità di andare oltre i generi e nel 1991 gli dedica un pezzo, “Mesostico per Demetrio Stratos”, che rappresenta, insieme ad altri brani dello stesso Stratos, come “ Gli schizzi” ed altre sue composizioni, il materiale di partenza per l’ omaggio che l’Associazione Culturale Dello Scompiglio ha dedicato al grande artista. I musicisti che hanno preso parte al progetto sono da sempre interessati alla ricerca sul suono: in campo vocale David Moss, anch’egli collaboratore di John Cage; in campo strumentale Patrizio Fariselli, innovatore negli Area con Stratos del progressive rock; Luigi Ceccarelli, sperimentatore del suono elettronico e il sottoscritto, ricercatore di sonorità sempre nuove nell’ambito della percussione.

Il concerto è stato preceduto dalla presentazione del libro “Stratos e Area” di Lelli e Masotti, Arcana Edizioni (2015) alla presenza degli autori.

IL CONCERTO FA PARTE DI ASSEMBLAGGI PROVVISORI

Sì, Assemblaggi Provvisori è una manifestazione incentrata sull’individualità in relazione e/o in conflitto con il genere e più specificamente con l’assenza di causalità e coincidenza tra il sesso biologico, il genere (mascolinità–femminilità) e l’orientamento sessuale. La manifestazione nasce da un Bando internazionale del 2015 dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio e fino a giugno 2017 ospita settanta appuntamenti legati al tema dell’identità di genere: ventisette progetti vincitori del Bando, produzioni interne, commissioni e spettacoli in ospitalità.

COSA COMPRENDE LA MANIFESTAZIONE?

In un periodo in cui vengono innalzati muri sempre più alti per difendersi da chi fugge dalle guerre e chiudersi sempre di più nel proprio egoismo, Assemblaggi Provvisori vuole suggerire una chiave di lettura alternativa: la diversità come fonte di arricchimento e non come privazione o impoverimento.

Questa diversità si evince nell’offerta artistica di Assemblaggi che comprende mostre, installazioni, performance, concerti, incontri, teatro ragazzi e laboratori.

Anche dal punto di vista musicale abbiamo cercato di andare nella stessa direzione pensando ad una programmazione inclusiva nella quale Stockhausen beve una birra con Schubert, Curran passeggia con Monteverdi e Maxwell Davies fa jogging con Mozart.

PARLIAMO DEL CAGGIANO PERCUSSIONISTA, COMPOSITORE E DIDATTA

Il mio interesse per la musica è stato molto precoce, a nove anni ho avuto la possibilità di suonare la batteria di mio fratello maggiore. A dieci anni ho preso le mie prime lezioni di solfeggio, clarinetto e sassofono ma l’amore per il drumming è stato più forte e ho continuato lo studio della batteria da autodidatta. Dopo le prime esperienze di musica rock mi sono appassionato al jazz, poi alla musica classica ed infine alla musica contemporanea.

La mia formazione accademica, come percussionista, è iniziata presso il Conservatorio de L’Aquila con il M° Antonio Striano, timpanista dell’Orchestra Sinfonica della Rai e si è arricchita di svariati corsi di perfezionamento in Italia ed in Europa con diversi musicisti fra i quali Burton e Friedman.

La curiosità per la musica mi ha portato ad approfondire anche l’aspetto compositivo per cui ho cominciato a frequentare il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove mi sono laureato in Musica Elettronica. Ho scritto musiche per il teatro e la danza. Contemporaneamente la mia passione per l’arte mi ha portato a una collaborazione con Achille Bonito Oliva (“Il ribelle imminente”, “A bordo delle arti”) e con alcuni artisti visivi quali Isabella Ducrot , Carla Accardi e Fabio Mauri, Baldo Diodato, Bizhan Bassiri con i quali abbiamo realizzato performance in Italia e all’estero.

All’attività concertistica e compositiva si affianca anche l’attività didattica con l’insegnamento presso il Conservatorio di Frosinone (da quest’anno al Santa Cecilia), seminari e masterclass in Italia e all’estero e la docenza presso l’Accademia Chigiana di Siena dove nel 2015 ho inaugurato il corso di Strumenti a Percussione all’interno dei corsi estivi di alto perfezionamento.

Questa mia formazione rispecchia la mia visione della musica come di un’arte a tutto tondo: un luogo privo di confini e steccati, dove le gerarchie sono abolite e dove la diversità è una ricchezza e non un impedimento. Tutto questo ha trovato riscontro in quella che è l’idea Dello Scompiglio e della direttrice artistica Cecilia Bertoni, di scompigliare le arti, appunto.

IN UNA MENTE COSÌ IN FERMENTO ESISTONO CERTAMENTE DEI PROGETTI FUTURI

Di progetti ce ne sono davvero tanti e vanno in direzioni diverse.

Ne anticipiamo qualcuno.

Il prossimo appuntamento musicale in programma per Assemblaggi Provvisori è “Birds & Nymphs”, sabato 1 ottobre alle ore 21.00 presso la Tenuta Dello Scompiglio: un concerto sui temi dell’incomunicabilità e della pazzia nell’opera del compositore britannico Peter Maxwell Davies e in quella di Nicola Sani, di cui viene presentata una prima esecuzione assoluta. Con i solisti di ContempoArtEnsemble, la voce di Maurizio Leoni, le percussioni del sottoscritto e la direzione di Vittorio Ceccanti.

Per lo Scompiglio stiamo inoltre ultimando il programma di Assemblaggi Provvisori del 2017 con degli appuntamenti che credo troveranno il favore del nostro generoso e attento pubblico.

Proprio in questi giorni sta nascendo un nuovo trio che si occuperà di musica aleatoria, cosa abbastanza rara nel panorama nazionale.

Il 2017 sarà il trentennale del mio Ensemble Ars Ludi con una serie di concerti e manifestazioni a Roma e in altre zone d’Italia, con ospiti internazionali e con tutti gli artisti che hanno collaborato con noi in questi anni.

Ma una cosa a cui tengo particolarmente sono i progetti dedicati alla didattica, sia in Conservatorio sia alla Chigiana, perché mi danno la possibilità di dare un modesto contributo alla crescita professionale e umana dei giovani interpreti senza i quali la musica (e non solo) è destinata ad estinguersi.